Sogni e realtà

Concerti e vacanza sono ormai passati da una settimana. Mi sembra tutto così lontano, nonostante sia tutto impresso a fuoco nella mia memoria!

L’arrivo a Milano, il numero 48 sulla mano, la coda, le pastiglie zuccherate per la pressione bassa, bere, ma non troppo perchè non c’erano bagni chimici, e poi ci fanno alzare e mi preparo alla corsa, conto tutti quelli che supero, aumento la velocità verso la fine e ho la transenna per me e Isa. Laterale, come a Bologna, ma è pur sempre transenna :p E poi la pioggia, la francese vicino a me che era così simpatica, altra attesa, la mancanza d’acqua, iniziano gli Hey Hey radio e non mi piacciono per niente, poi i CB7 e ho davanti Chelsea che è una forza della natura! Infine, finalmente, i Mars. Salto, urlo, canto, rido, jared sta male, ma mi sono divertita come non mai, e poi vorrei salire a K&Q, ma la francese mi precede, mi incastra, salta di là, e Jared che mi indica con un You, yeah you, ma vaglielo a dire a quel gorilla davanti a me che non vuole lasciar salire più nessuno.

Finisce. E aspettiamo le altre ragazze con il GT fino a tardi, poi un’ora in hotel per una doccia e si riparte verso l’aeroporto con un sonno pazzesco addosso. in aereo non riesco a dormire. A Roma dopo due treni e una camminata raggiungiamo l’hotel che così vicino alle Capannelle non è, ma non importa. Un’ora di sonno. Ci spostiamo verso l’ippodromo sotto il sole, mangiando un toast, con i vari fogli e la paura di non aver portato quello giusto per il Golden ticket. Siamo in seconda fila, ma in realtà era così stanca che me ne importava poco, mi bastava avere gente civile attorno che non spingesse troppo e così è stato. Prima dell’inizio stavo per addormentarmi e il ritardo dei Mars non aiutava le mie palpebre xD Eppure, poi sono usciti e anche lì mi sono risvegliata d’un tratto.

Avete mai l’impressione di essere al posto giusto, al momento giusto?

Quel giorno ho avuto quest’impressione per buona parte della serata. Anche se Milano è stato più bello, a mio parere, Roma è stata un’esperienza diversa. Dopo il concerto ci mettiamo in fila per il M&G, tutte ordinate con una sola cosa in mano da far firmare, anche se c’era qualcuno che ne aveva 5 di cose… Shannon per primo, e i suoi occhi mi avevano già ammaliato a Bologna, che si era bloccato ad aspettare se avevo altro da far firmare e poi si è inceppato credendo che la nostra bandiera fosse una maglia, per concludere con una serie di Thank you a tutte; Tomo con il suo dolce sorriso e lo zainetto e stavo per scoppiargli a ridere in faccia; Jared che mi ha fatta impallare mentre cercavo di ringraziarlo per essere uscito comunque a fare il concerto e ho cannato la più semplice delle frasi in inglese -.- Ma era la prima volta che vedevo i suoi occhi così da vicino. E alla fine, la foto. Eravamo verso le ultime, praticamente dormendo in piedi o sedendoci su ogni panchina disponibile. Al mio turno mi avvicino puntando il braccio già alzato di Jared, calcolando come dovevo incastrarmi per mettere un braccio anche attorno a Shannon, quando Tomo con una faccia alquanto preoccupata mi chiede How are you? io mi blocco un secondo dato che non mi aspettavo domande e non pensavo nemmeno di essere presa così male, farfuglio un Fine thanks e mi posiziono tra i Leto. Non avevo calcolato nulla in anticipo, non avevo intenzione di prendere posizioni particolari, ma quando ho visto Jared alzare il pollice e Shan puntare il dito mi è venuto fuori un sorriso completamente idiota e soddisfatto e la mia testa si è piegata automaticamente verso Jared. Flash. Tolgo il braccio da Jared alzando gli occhi verso di lui, ma stava già aspettando la prossima, probabilmente non vedeva l’ora d andare a letto, mi ha fatto un po’ tenerezza in quel momento. Non ricordo se ho ringraziato, credo di sì, ricordo che Shan mi ha detto Goodnight e che gli ho risposto Goodnight to you.

E poi Braxton fuori a dare i suoi adesivi e la prospettiva molto allettante del letto in hotel, anche se abbiamo superato l’epopea del taxi che non arrivava ed eravamo tutte affamate.

Roma con Isa, Ash, Ilonka, Sara e Miky è stata una delle più divertenti e belle cose che abbia mai fatto e non le ringrazierò mai abbastanza. ❤

E ora aspetto la chiamata dall’ospedale di Vicenza per la data del ricovero. Ma ci vado con molta meno paura di un mese fa, perchè per sei giorni ho pensato a tutto meno che a quello che mi aspetta e so che posso farcela, ancora una volta.

xoxo, Bea

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